Wednesday, September 10, 2008
Castelli di carte
Paperbirds è al quarto mese di preproduzione.
Vedo il lavoro fatto per il mio cortometraggio e il risultato mi sembra tutto come un imponente castello di carte. Strato dopo strato, carta dopo carta, costruiamo l'edificio-schermo che conterrà la storia che voglio raccontare.
Ecco che a costruirlo sono mani di persone che si conoscono da poco, mani volenterose, mani giovani, mani molto o troppo occupate, talvolta mani senza un lavoro e mani che hanno voglia di mettersi in gioco, perchè un lavoro già ce l'hanno.
Tutto questo gratis. Nessuno viene pagato e per questo posso solo affidarmi alla volontà di chi decide di seguire il progetto. Tempi che si dilatano e pazienza infinita nonostante il desiderio di vederlo completo.
Oggi, dopo tutti questi giorni passati a costruire - a volte con mano ferma,altre volte con qualche incertezza - guardo in basso e mi accorgo di quanto precaria e utopica sia questa situazione.
Basta un soffio di vento a far sì che tutte le mie speranze crollino a terra.
Mancano un sacco di cose. Collaboratori, spazi dove riprendere, attrezzature.
Guardo in basso, e vedo le carte vibrare con tenera fragilità.
Guardo in alto, e nonostante le paure (tante) e i dubbi, decido di proseguire.
Infondo le carte da giocare sono tante, e se il castello dovesse crollare prima che sia completo...beh.
Due mani per rimettere in piedi le prime carte ci sono sempre.
Poi seguiranno altre mani e altre mani ancora.
E Paperbirds si farà.