Tuesday, August 26, 2008

Ancora sul blocco creativo





Otto.
Otto sono i mesi che sono passati dall'ultima opera digitale che ho realizzato, La Solitudine di Re Mida.
A contarne i giorni sembra ancora più lungo il lasso di tempo che mi ha visto lontano dalla scena artistica.
240 giorni circa.
Duecentoquaranta.

Nel mezzo di questo periodo ho partecipato a una mostra collettiva e ho lavorato molto per il mio cortometraggio, Paperbirds, ancora in produzione.
Per quanto riguarda le illustrazioni non dimentico tutta la parte commerciale che mi ha visto impegnato con le carte da gioco per l'estero (The Illusionist).

Tutto sommato quindi non sta andando male, eppure la mancanza di nuove opere digitali mi lascia un senso d'incompiuto che giorno dopo giorno diventa insopportabile.

Qui nasce una domanda, banale quanto importante.

E' artista anche l'artista che non produce fisicamente delle opere? Penso di sì, ma in questo caso cosa farebbe di lui un artista agli occhi della gente? Solo il proprio passato? (ammesso che ci sia stato un passato nell'ambito artistico). E agli occhi di se stesso?

Torniamo agli otto mesi di silenzio.
Pensavo anche di tornare dalle vacanze carico di nuove idee, come un vero creativo, un grafico, un designer. Di quelli seri, che abbozzano idee sui tovaglioli e fanno brain storming. E invece niente. Niente di niente. Per fortuna.

Apatia artistica. Mi chiedo : Luca, cosa fai per cercare nuovi stimoli? Ti guardi intorno, navighi tra la marea di sensazioni. Guardi il telegiornale, leggi un libro, ascolti musica, parli con la gente, ascolti la gente e ascolti i loro dolori o la loro idiozia. Il flusso di vita ti scorre attorno e tu, prima di sporcare la tua tela digitale, ti fai una domanda e alla domanda non sai dare più una risposta. E la domanda è una parola semplice : Perchè? Anzi. Per chi?