Friday, March 28, 2008

A me gli occhi



Sleight of Mind © Luca Cervini 2008

Ho deciso di rendere pubbliche e condividere con voi una serie di illustrazioni commerciali che sto realizzando negli ultimi mesi. Si tratta di lavori che andranno a formare un gioco di ruolo cartaceo (quindi sulla falsariga del diffusissimo Magic, ma le carte fanno parte di un mazzo pre-costruito) e che verranno distribuite per il mercato americano in un futuro prossimo.

Il progetto coinvolge diversi illustratori, ad ognuno dei quali è stato affidato uno dei mazzi che compongono il gioco. A me è stato affidato il mazzo "The Illusionist", l'illusionista, il più astratto e surreale. Credo di averne ben chiaro il motivo.

Mi ritengo più che fortunato per ciò che sto ottenendo da questa esperienza professionale, che mi sta permettendo di sperimentare molto, pur cercando di mantenere una certa linearità concettuale tra le illustrazioni tematiche. Le tavole le potete vedere sul sito, nella nuova sezione "Commissioned Artwork"; esse seguono procedimenti di realizzazione diversi - fotografia, acrilico, plastilina, scansioni e tutte trovano lo sbocco finale nel digitale.

Thursday, March 20, 2008

Analisi de "Il Tramonto del Re dell'Apparenza"

























In previsione di una mostra collettiva alla quale parteciperò nel mese di Aprile, nella quale sarà esposta "Il Tramonto del Re Dell'Apparenza" (informazioni più dettagliate nei prossimi giorni) pubblico qui una parte di testo descrittivo di una delle opere che hanno cambiato il mio modo di fare arte, grazie anche all'introduzione della figura del manichino come "seconda pelle".

Tratto dai miei appunti personali :
"Nella presa di coscienza di sé, un uomo abbatte muri inibitori e aspettative basate su principi inesistenti.

La distruzione di questo muro è rappresentata dalla rottura di quell'involucro che dapprima era il Re dell'apparenza e ora altro non è che un fantoccio ridicolizzato e messo a nudo. Appeso per le braccia da lunghe catene tese verso il cielo.
[...]
Nello scenario surreale di un tramonto avviene però il cambiamento.
In lontananza un castello si eleva verso il cielo ma è costruito sulla precarietà, mentre le fiamme, antico simbolo di purificazione, lo logorano.

Ai piedi di questa imponente proprietà vi sono due manichini, ipotetici seguaci del verbo del Re, che si disperano nel tentativo di raggiungere il castello. luogo metaforico di raggiungimento di uno status symbol. Sono muniti però di scale troppo corte e l'impresa si rivelerà vana.
[...]
Un Re che ha basato il suo operato sulla menzogna e sull'estetica. Estetica che la sua corona ci ricorda, grazie alla presenza di innumerevoli occhi.
[...]

Monday, March 10, 2008

Oltre la tela


Lucio Fontana, immagine dal web.


Molti sostengono che il digitale sia un mezzo artistico freddo, meccanico, addirittura inespressivo. Neanche lontanamente paragonabile al sapore del colore tradizionale, allo sporcarsi le mani, all'odore dei diluenti, alla carta fresca, tangibile.

Continuo a pensare che tutto questo sia sbagliato; sono affermazioni ingenue, distaccate. Non si può parlare male del digitale stando solamente dalla parte dello spettatore. Bisogna entrarvi dentro e respirare ogni pixel che compone l'opera che stiamo realizzando. Capire la passione, il dolore, la rabbia che - ammesso che siano presenti - formano il quadro digitale che abbiamo di fronte.

Io, artista digitale, sto vivendo il processo inverso. Oggi il digitale non mi basta più. Non è per freddezza o per mancanza di contenuti. E' per la libertà. La libertà di andare oltre la mia tela digitale, andare oltre i limiti del colore a video, della stampa, andare oltre le etichette che mi classificano in una o nell'altra categoria.

Nessuno storca il naso se un'opera è realizzata al computer, ma storcetelo se è il computer a realizzare e limitare l'opera.

Voglio che nella mia creatività possano coesistere digitale e tradizionale.
Allora non sono un artista digitale, non sono un pittore, non sono un fotografo, non sono un disegnatore. Sono solo quello che realizzo oggi a prescindere dal mezzo utilizzato.